Le antiche miniere di lignite di Agnana

sono composte da diverse bocche, alcune visitabili ed altre murate, ma che già all’esterno evidenziano la stratigrafia dei filoni di lignite. Nel periodo borbonico ebbero grande rilevanza tanto che il 19 maggio del 1846 Ferdinando II di Borbone fu ad Agnana per visitarle. Con la lignite di Agnana si mosse il primo treno sulla Napoli-Portici e fu costruita la linea ferrata Roma-Frascati.
Il paesaggio è caratterizzato da una varietà di rocce che comprendono calcareniti, arenarie di varia granatura, argille e un solo caso di calcare nella cima di monte Guardia che presenta una serie di inghiottitoi purtroppo non ispezionabili per crolli nelle gallerie. Anche nei pressi di monte Guardia vi sono segni di saggi di miniera di cui s’individua solo la bocca.

Le miniere di lignite di Agnana Calabra sono state ampiamente sfruttate nel corso del 1800, acquisendo una notevole fama nel Regno delle Due Sicilie. Dopo l’Unità d’Italia cessarono i finanziamenti e l’attività estrattiva rallentò progressivamente fino a fermarsi del tutto nel 1910. Le miniere ed in particolare le rocce che contengono i livelli di lignite, sono oggetto di importanti studi pubblicati su riviste internazionali e discussi in numerosi convegni nazionali ed internazionali da ricercatori dell’Unical.

IMG-20190108-WA0048

In prossimità di una bocca delle miniere è in fase di completamento un’area picnic, mentre all’interno del progetto sulla valorizzazione dei Borghi presentato alla Regione Calabria, insieme al Comune di Canolo, è prevista la ristrutturazione di una struttura adiacente alla bocca e  la realizzazione all’interno di essa di un Museo Geo-Minerario, rivolto ad un vasto pubblico di bambini ed adulti.


L’importanza di costituire un Museo Geo-Minerario risiede nell’apprendimento della storia dei minatori, dei meccanismi di formazione geologica del territorio di Agnana Calabra, delle sue miniere di lignite, dell’evoluzione degli organismi animali e vegetali e dei paleoambienti di sedimentazione.

Tutto ciò per evidenziare la fragilità geologica e sismica del territorio, le sue potenzialità storiche, turistiche e culturali, per creare consapevolezza nei visitatori, per avvicinarli a un GeoTurismo intelligente e sostenibile, per infondere la passione per la Cultura e le Scienze Geologiche.

La realizzazione di un geotour delle miniere di lignite sarebbe molto interessante perché potrebbe saldare la peculiarità del centro abitato con la particolarità del territorio circostante.

Miniere di lignite agnana

Un viaggio alla scoperta delle miniere